Vino e Millenials: cosa hanno in comune?

L’Italia è il Paese del vino: lo dice la nostra storia, il nostro territorio, le nostre colline e, soprattutto, la nostra tradizione.

E questa tradizione vive oggi, grazie al crescente ingresso nel mercato dei millennials, un momento di rinnovamento per via di un differente atteggiamento.

I Millennials, la popolazione con un’età compresa fra i 18 e i 35 anni, oggi sono ben 2 miliardi al mondo.

Sono la prima generazione digitalizzata ed iper-connessa, con caratteristiche di comportamento e di acquisto molto differenti rispetto alle precedenti.

In America, ad esempio, sono la generazione che beve più vino rispetto a qualsiasi altra, con il 42% dei consumi complessivi.

La loro scelta d’acquisto è guidata in primis dalla notorietà del brand e molto meno dalla tipologia di vino.

Questo target, che sempre più guida e influenza le preferenze nel settore alimentare, si differenzia per l’elevata curiosità, l’uso dei canali social e per l’attenzione data nei confronti degli influencer del settore.

Anche i due cofondatori di Tenuta Fontana appartengono alla generazione dei millennials.

E prima di molti competitors hanno compreso l’importanza di sviluppare una proposta in linea con le aspettative dei loro coetanei come ad esempio fattori puramente estetici e di design, come il packaging e le etichette, l’attenzione all’innovazione, la sostenibilità, la presenza online e la creatività.

È anche per questi dettagli che Tenuta fontana sta ampliando le sue quote di mercato riuscendo a ritagliarsi una crescente visibilità.

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